mercoledì 25 maggio 2011

La Parigina (secondo Ines de la Fressange)



I segreti delle parigine per essere chic? Vestirsi dimostrando di avere buon gusto e non di essere ricche, indossare abiti con cui  ci si senta a proprio agio, evitando di adeguarsi alla moda del momento.
Questo secondo Ines de la Fressange, icona dello stile parisienne (nonostante sia nata a Saint Tropez) e autrice con Sophie Gachet di questo delizioso volumetto, che ha destato la mia attenzione da uno scaffale della libreria in cui spesso bazzico durante la pausa-pranzo.

La parola d'ordine è: decontestualizzare



Partendo da 7 capi basici, da articolare con accessori più vicini alle tendenze del momento, si arriva a costruire il proprio stile personale.



 
Ines svela poi i suoi indirizzi del cuore, rigorosamente anti-bling, dove fare shopping a Parigi e on-line.


Divertenti le "frasi fatidiche" che accompagnano le descrizioni delle boutiques.
Quella che preferisco riguarda una gioielleria: "Mandaci tuo marito: per quanto cattivo gusto abbia, non ci troverà mai niente di brutto!"




La vostra vecchia maglietta del cuore non ne può più? Fatevela rifare!
Come? Non sapevate che esiste un sito su cui si può ordinare la copia esatta di un capo usato? (Siete proprio italiane! Che figura!)

Il libro è anche prodigo di consigli per organizzare e arredare la casa in stile parigino.

Interessanti anche gli indirizzi riguardanti i più piccoli: abbigliamento, giochi, arredamento, ristoro.

Infine il volume contiene anche una guida ai ristoranti e agli alberghi di Parigi.

Scusate, ma ora vado a comprarmi una Billy, perchè "La donna che non ha ancora una Billy non ha capito niente!" (e io invece voglio capire!) e poi, già che ci sono....brucio le Hogan, che (se ho ben capito)secondo i principi parigini devono essere considerate proprio un'aberrazione (pas chic!)
A mia discolpa posso solo dire che sono comodissime e che i miei piedi vi si sentono a proprio agio.

A Bientot.
 Silvia.


 

Lo sciame (seconda parte).


Tranquille, tranquille, non vi preoccupate: come vedete il problema  il giorno dopo è già notevolmente diminuito. Non scatenate la protezione civile/i pompieri/la croce rossa, nè accampate scuse al fine di evitare un futuro accesso al giardino: la situazione è sotto controllo!
Ma come siamo arrivati fin qui?
Ma soprattutto dove eravamo rimasti? Ah sì! All'arrivo dello sciame!
Dunque: quando  lo sciame è arrivato ero tranquillamente seduta in cucina a gustarmi l'ultimo numero di Vivere la Casa (per la prima volta dopo secoli). I bambini erano con mio marito in giardino a giocare a carte sotto una tenda, che mio figlio (Superexplora: un'altra sua professione "cult"  è quella dell'"esploratore/veterinario della natura selvaggia nella jungla inesplorata". Vede troppi film!), che mio figlio, dicevo, aveva insistito affinchè venisse montata.


Qui erano già fuggiti!


Ho cominciato a notare qualche insettucolo proveniente dal giardino sottostante(in liguria siamo terrazzati) e a sentire un lieve brusio, che si è trasformato rapidissimamente in un ronzio assordante.
I tre sono entrati in casa e le api dopo un brevissimo giro di ricognizione (fuori, non in casa) hanno deciso di posarsi proprio lì: su quel ramo di quel mandarino.
Non so se voi siete esperte sull'argomento, ma io e mio marito ci siamo guardati interrogandoci su quale forza dell'ordine fare intervenire.
Abbiamo scartato subito Polizia e Carabinieri (non era il caso di fare arrestare tutte quelle api! Col problema di sovraffollamento delle carceri poi!) e anche la Guardia di Finanza non ci sembrava appropriata.
Mio figlio, intanto, che le api le ha studiate all'asilo, ci ripeteva distrattamente (mentre guardava in TV per l'ennesima volta UP) che l'unico che poteva aiutarci era l'apicultore e che secondo lui le api si erano fermate nel nostro giardino, perchè sorvolandolo avevano riconosciuto lui (che avevano già visto all'asilo)ed erano scese a salutarlo.
Per non sbagliare abbiamo chiamato i pompieri chiedendo loro se avessero potuto indicarci un apicoltore "di fiducia" e così è stato.
Solo che per intervenire bisognava attendere il calar delle tenebre (più o meno: alle 19 poteva andare già bene), perchè prima le api avrebbero anche potuto decidere di sciamare altrove.
Non ci siamo persi d'animo e dopo pranzo abbiamo raggiunto degli amici che ci avevano invitato ad andare in spiaggia. Del resto la giornata era splendida.



Dopo aver trascorso qualche ora a ridere e scherzare con i nostri amici (diciamo pure che hanno fatto battute "pungenti" sulla nostra avventura) siamo tornati a casa e dopo essersi accertato telefonicamente che le api fossero ancora lì, è arrivato lui, l'apicoltore.





Ha fatto cadere il favo, e soprattutto l'ape regina, dentro la cassetta verde, dove pare ci fossero anche 3 kg di miele. Quindi le api sono accorse "come le api sul miele". Tutte, tranne una cinquantina circa, che a quanto pare è normale rimangano fuori, ma in un paio di giorni dovrebbero "sparire"(Sigh! Mi dispiace. Perchè non tornano all'alveare d'origine? Devo assolutamente vedere quel film : "La vita segreta delle api!").
Comunque l'ap. era molto felice perchè pare che gli alveari costino un sacco e soprattutto, i 20 che aveva acquistato lo scorso anno non gli hanno reso una goccia di miele, in quanto le api sono morte quasi subito a causa di una malattia. Quest'anno ne ha già acquistati altri 20 e gliene sono arrivati ancora 6 (compreso il nostro) da chiamate di "Pronto Intervento" tipo la nostra.

Ci ha promesso il miele per agosto...chissà se si ricorderà!
 
Dall'alveare è tutto, ma torno presto con altri post, perchè lo sciame dei miei pensieri, per quanto si sia un po' placato, ha sempre numerosi superstiti.

Ciao. Silvia.

lunedì 23 maggio 2011

Lo sciame (prima parte)


Impressionante, vero? Queste api sono sciamate questa mattina nel mio giardino, e hanno pensato di trovare fissa dimora su una pianta di mandarini.
Ma partiamo dall'inizio e cioè da quando ho iniziato a scrivere questo blog, ben 21 giorni fà.
La riapertura del blog da parte di una ragazza che lo aveva chiuso qualche mese prima senza lasciare alcuna traccia e che sapevo abitare non distante da me è stata una delle molle principali affinchè mi dessi una mossa: dovevo cliccare su quel fatidico tasto CREA BLOG.
Pensavo di essere ancora invisibile al mondo quandoKatiaIrene mi hanno "beccata" scrivendo i primi commenti, ma è anche vero che qualche indizio l'avevo loro dato.
Molto più sorprendente è stato vedere che avevo già una follower, una ragazza mai conosciuta che mi incoraggiava a procedere(ora sarà pentita!): grazie Maria Consilia, avvisami quando partirai col nuovo blog!
E poi altre followers "illustri"(Angela l'ho anche conosciuta al Valdirose!) che mi hanno dato segni di interesse.
Sono veramente felicemente sorpresa, soprattutto perchè,diciamolo, non credevo nemmeno di essere capace ad inserire una foto e i primi commenti mi hanno colta alla sprovvista, come se ti arrivassero ospiti in casa mentre fai le pulizie di primavera.
Essendo un pochino pignola   avrei voluto tutta la casa in ordine, con un bel cesto da picnic di fianco al nome del blog e una tovaglia (o coperta?) a quadrettoni sotto il titolo, ma ora non mi importa più e anzi questo mi ha confermato che il desiderio di perfezionismo è spesso un ostacolo al raggiungimento della felicità.
Comunque...da quando ho un blog la mia mente ha avuto uno sviluppo creativo non da poco, tant'è che mi manca il tempo per scrivere tutti i post che vorrei. 
Quindi cominciamo col dire che ho conosciuto Irene e la sua splendida famiglia (mi manca solo la mamma: sarà per la prossima volta!) e devo confermare tutto il bene che si dice di loro. Persino mio marito, inizialmente molto scettico per il fatto che la "segnalazione" provenisse dal web, ho sentito che in ufficio elencava i pregi del Valdirose (primi fra tutti una cortesia e un'attenzione alle esigenze degli ospiti veramente non usuali). Non ho fatto foto! Anche perchè all'occorrenza ne avrei "rubata" qualcuna al sito del B&B!
Ieri (sabato) mattina ho poi conosciuto Marina: quella fuori di testa (come lei stessa si è definita) che sta realizzando tutte (ti prego ripensa all'ordine da seguire! I biscotti di Natale in agosto no!)le ricette del libro "Regali Golosi" di Sigrid Verbert. Era in zona per la Cresima della nipote, che è anche la figlioccia di Katia. Penso che potrete vedere numerose foto dell'evento sui loro blog. Io, pur avendo avuto l'onore di essere presente ai preparativi ho promesso di astenermi.
In settimana Marina sarà intervistata su Alice TV per Ortobaleno, il loro brevetto per creare un orto anche in piccoli spazi. Mi raccontava che diversi ristoranti lo utilizzano e ne sono entusiasti.
Ho inoltre avuto conferma delle sue doti artistiche, dato che alla location del ricevimento mi ha timidamente confessato essere presente in loco una sua opera pittorica:"Les sangliers dans la Seine" (spero sia scritto correttamente, non conosco molto bene il francese).AhAhAh!
Nel pomeriggio ho poi incontrato in quel di Oneglia (leggi Imperia) Federica e la sua bimba Margherita.
Che dire? Sono veramente meravigliose: ad ogni passo c'era qualcuno che le salutava e si fermava a chiacchierare, ma si vedeva che le persone lo facevano con amore e non così... per educazione.
Margherita poi è una vera celebrità: vedere questa spipureta (=bambina sveglia e peperina) che s'infilava dentro ai negozi a salutare i vari negozianti era veramente uno spasso! E' stato anche molto divertente quando si è dimenticata le ordinazioni al bar ed è corsa fuori disperata dicendo "Non mi ricordo più!".
Anche di questo incontro non ho foto, infatti mi sto chiedendo: "ma perchè non abbiamo fatto almeno una foto dell'aperitivo al porto?" Forse troppe cose da dire!
 Metto la foto dell'antefatto alle foto postate da Federica:




Dal mio forno...
 



Sabato sera volevo seguire su Sky "La vita segreta delle api", ma non ho retto e mi sono addormentata. Cosa che ho amaramente rimpianto questa mattina quando lo sciame d'api è arrivato.


Le vedete? sono quella specie di brillantini.



E poi le api hanno cominciato ad accatastarsi l'una sull'altra come i miei pensieri, come la marea di post che ho già nella mia testa.


....to be continued....

venerdì 20 maggio 2011

Piccoli "giardinisti" crescono




Al mio ometto, che da grande vuole fare il giardinista
( anche la professione di "tortaio" però non lo lascia indifferente)
ho regalato il set pala/rastrello/annaffiatoio.

Per la mia romantica fatina ho invece scelto la pressa per fiori.

I regali sono stati molto apprezzati e la mattina successiva ho trovato pozze
 d'acqua per tutta la casa, lasciate ovviamente dal giardinista in erba.
Intanto la "fatina" si prodigava a finire le violette che incaute tenevano ancora il capo
alzato, nonostante la loro stagione fosse già terminata da un po'.

Però le ha colte per fare un biglietto per la nonna: e allora vale tutto!

  

mercoledì 18 maggio 2011

Génoises à la fraise.



Dal già mitico (nonostante la giovane età) libro del Cavoletto ecco la mia personale
esecuzione della ricetta delle Génoises à la fraise.


Come al solito la ricetta riunisce tre elementi fondamentali: bontà, gradevolezza estetica
 (non vi fate ingannare dalla foto: le mie tortine erano proprio belle!) e semplicità/rapidità di esecuzione.


Mi costituisco: ecco la versione del Cavoletto!

Riguardo alla leggerezza in questo caso non mi sbilancio, data la presenza di burro e mascarpone nella crema  di copertura (non ho messo il colorante rosso, perchè mi piacevano anche in bianco).
 La prossima volta voglio provare a lasciarle senza copertura. Si presenteranno più o meno così:



Una versione un po' più rustica e molto più light, che comunque mantiene la caratteristica fondamentale (secondo me) di questi dolcetti: l'impressione è quella di mangiare una fragola con un poco di gènoise (appunto) intorno, ma quest'ultima anzichè coprire il sapore della fragola, ne amplifica il gusto.
Insomma consiglio di provarle (soprattutto a chi si è data come obiettivo quello di eseguire tutte le ricette contenute nel suddetto libro).

Ciao (se c'è qualcuno) e alla prossima!

Silvia

domenica 15 maggio 2011

A Saint-Tropez (Prima parte)



Lo scorso settembre ho trascorso una settimana nella zona di Saint-Tropez.  
Essere circondati dal blu di quel cielo e di quel mare è veramente un sogno.

Per non parlare poi delle visite ai paesini nei dintorni.

Vi mostro alcune foto, che per quanto un po' sbiadite rispetto ai colori originari, sono senza dubbio più eloquenti delle mie parole.









Tipico gatto shabby-provenzale
 



Ma quanto sono belle queste finestre? Le voglio anch'io!
   


Delizioso negozio di bon bon



Bormes Las Mimosas
 


Questa bellissima casa ospita "La Cueva" di un brocante: mi sarei portata via tutto!
 


Non è la porta più bella del mondo?
 
Ciao e a presto con altre immagini!

Silvia


Festa della Mamma (in ritardo)


"Una madre lascerà cadere ogni cosa,
 abbandonerà tutto
 e correrà da te per esserti vicina in un attimo:
ogni volta che ne avrai bisogno."


Questa frase (di cui non conosco l'autore), riportata all'interno di una cornice che mi sono regalata qualche tempo fà, esprime perfettamente ciò che voglio essere per i miei figli.
Voglio essere proprio così, come è la mia mamma con noi.


Auguri mamma.
Grazie.

domenica 1 maggio 2011

Primavera e farfalle.

 

Fiocchi di cielo

alitano intorno

alla chioma fiorita

degli albicocchi:

messaggeri del sole

intessuti di seta.

100 Poesie T'Ang


 
Acquerello della mia bimba di sei anni


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